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QUESTA LA STORIA MIA E DELL’OTTICA LOV

Viaggio nei ricordi del fondatore, Plinio Evangelista. Com’è nata e come mai proprio a Cellore.

Penso che non siano molti in vallata quelli che non conoscono l’ottica LOV, sia per l’eccellenza del prodotto, sia perché è presente ovunque con generose sponsorizzazioni o interventi a sostegno di attività sportive o sociali.

Al contrario sono convinto che pochi ne conoscano le origini, la storia e sia nata e si sia sviluppata proprio a Cellore. Per soddisfare questa curiosità facciamo parlare il suo fondatore Plinio Evangelista.

Dove inizia questa bella storia?

Mio padre, Giulio Evangelista iniziò a lavorare come perito tecnico nel 1924 presso la ditta Ottica Meccanica F. Koristka con sede a Milano che a quei tempi era un’azienda all’avanguardia e produceva lenti fotografiche e lenti per microscopi e binocoli. Quando, nel 1929, l’anziano fondatore Koristka cedette lo stabilimento e il marchio, mio papà venne assunto come formatore e direttore di una decina di persone dalla Oftalmotecnica, fondata dall’ingegnere Castello, che aveva intuito le potenzialità commerciali della costruzione di lenti da vista per occhiali.

Tra le lenti più importanti che mio padre abbia mai costruito ci sono quelle di papa Pacelli (Pio XII). Nell’ottobre del ’42 ci fu un gravissimo attacco aereo a sorpresa su Milano, con migliaia di bombe che incendiarono e devastarono la città. Io avevo 8 anni e mi ricordo molto bene tutto. Per migliaia di milanesi inizio lo sfollamento.

Quindi anche voi avete lasciato Milano, ma perché proprio a Cellore?

L’ingegnere Castello non aveva parenti nelle campagne milanesi ma nel suo paese natale, Cellore, dove aveva ancora molti riferimenti e delle proprietà. Così propose a mio padre di spostarsi là con la famiglia e con l’azienda.

Io feci il viaggio con il nonno, scendemmo dal tram che era già buio. C’era la neve e vicino alla fermata c’era un’osteria. Ricordo ancora il profumo delle trippe. La mattina dopo mi resi conto del paesaggio e ne rimasi incantato.

I bambini avevano zoccoli di legno ai piedi e delle grosse calze. Nel cortile a fianco a noi abitava una bella bambina bionda, Maristella, che molti anni dopo sarebbe diventata mia moglie.

Finita la guerra, mio padre si trasferì di nuovo a Milano per seguire l’azienda, ma nel ’48 decise di ritornare a Cellore e intraprendere autonomamente la produzione delle lenti. C’era moltissima richiesta di lenti per occhiali e mio padre produceva soprattutto lenti speciali, per le correzioni di difetti visivi particolari.

Personalmente però, anche se ero molto giovane, intuivo che il futuro dell’occhialeria non erano le lenti speciali ma le lenti di serie. Per questo motivo dopo 15 anni di intensa collaborazione con papà, nel 1961 decisi di fondare la mia azienda, la “L.O.V. di Evangelista Plinio” che è l’acronimo di “Laboratorio Ottico Veneto”.

E qui è iniziata una nuova avventura…

In realtà il laboratorio nei primi mesi, era un piccolo locale attiguo alla mia abitazione e gli unici addetti eravamo io e mia moglie, Stella. Si lavorava per moltissime ore. Agli inizi lavoravo dalle 4 del mattino fino a sera tardi, qualche volta fino a mezzanotte.

Avevamo una bambina di un anno. La qualità del nostro lavoro ci fece acquisire parecchi clienti tra le quali le “Officine Galileo di Marghera”, che era l’azienda ottica più importante d’Italia. La collaborazione con questa ditta continuò fino al 1975, quando una grossa crisi economica generale fece crollare gli ordini alle ditte esterne.

Questo logicamente ebbe un contraccolpo anche sulla LOV, ma fortunatamente una felice intuizione di un amico mi portò a investire sugli occhiali grandi, con lenti astigmatiche da 70 di diametro. Questa esclusiva mi diede le ali e mi permise di continuare a seguire l’evoluzione tecnica, continuando ad investire.

Non ho mai esitato ad acquisire macchinari e strumenti innovativi. Ho dedicato moltissimo tempo e molte risorse economiche per il miglioramento delle mie lenti e il superamento delle problematiche tecniche. Forse anche per questo motivo abbiamo sempre avuto il sostegno economico da parte di clienti prestigiosi ed esigenti che commercializzavano le nostre lenti col loro marchio.

Lo sviluppo dell’azienda ha continuato con l’arrivo delle figlie…

Con l’inserimento in azienda delle mie figlie Patrizia e Donatella abbiamo iniziato ad esportare buona parte della nostra produzione di lenti, arrivando verso la metà degli anni ’90 a produrre quasi esclusivamente per il mercato tedesco.

Nel 1993 mia figlia Patrizia, tornando appunto da un viaggio di lavoro in Germania, si rese conto che non era sufficiente produrre lenti di alta qualità ma prive di antiriflesso, ed ebbe l’intuizione di avviare un laboratorio per la metallizzazione delle superfici.

Con questo laboratorio le richieste delle nostre lenti aumentò considerevolmente e fu necessario acquisire nuovi impianti produttivi per poter giungere ad una produzione annua di 800.000/1.000.000 di pezzi.

Nel 1998 mia moglie Stella, che già negli anni 60 aveva attrezzato una piccola parte della LOV per la vendita diretta degli occhiali al pubblico, convinse mia figlia Donatella, diplomata in ottica, ad aprire un piccolo punto vendita. Così Donatella, dopo aver fatto pratica in un prestigioso negozio di Roma, iniziò ad organizzare questo reparto “commerciale”, non come uno spaccio aziendale ma un vero e proprio “punto vendita di lusso alla portata di tutti”, in modo che la vasta scelta di montature e occhiali potesse soddisfare i gusti e le aspettative di ogni cliente: idea vincente che si è moltiplicata.

intervista di Giannino Fasoli

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